CS CARCERE TARANTO,TENTATIVO DI AGGRESSIONE CON VETRO CONTRO POLIZIOTTO.
CARCERE DI TARANTO (PUGLIA), IL CO.S.P. SOLLECITA INTERVENTI DOPO ENNESIMO TENTATIVO DI AGGRESSIONE DI OGGI,QUESTA VOLTA CON UN PEZZO DI VETRO DA PARTE DI UN RECLUSO CONTRO IL POLIZIOTTO DI SERVIZIO CHE POTEVA AVERE CONSEGUENZE BEN PIU’ GRAVI. IL FATTO SI E’ VERIFICATO MENTRE IL CAPO DEL DAP BASENTINI FRANCESCO FACEVA VISITA IN ISTITUTO.
PER LA FEDERAZIONE SINDACALE COSP, RESTA UN FATTO GRAVE.
Il sindacato nel sollecitare l’immediato allontanamento dell’autore del tentativo di aggressione di oggi a Taranto, in altra struttura penitenziaria, ricorda la circolare emanata dal Capo Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Franco Basentini che prevede esplicitamente il “trasferimento in altri istituti per gravi motivi di sicurezza di detenuti responsabili di aggressioni, anche solo tentate, agli agenti di polizia penitenziaria, al personale sanitario, agli operatori e altri detenuti”. TARANTO : ennesimo tentativo di aggressione nelle Carceri Italiane, siamo a quota 1.800 episodi nei primi mesi dell’anno, se contiamo i trasferimenti parallelamente effettuati dal DAP dei reclusi violenti , eventi critici che si verificano anche in quelle Pugliesi, questo a dimostrazione di una persistente diffusa criticità negli edifici penitenziari detentivi è il fatto che anche oggi si è registrata un tentativo di aggressione con un pezzo di vetro da parte di un recluso ristretto contro Operatori di Polizia Penitenziaria nel Carcere di Taranto, dove la popolazione detenuta ha raggiunto +110% con oltre 630 presenze a fronte di 300 posti disponibili, mentre l’organico della polizia penitenziaria che nel 2001 era superiore alle 350 unità, si è ridotto a poco più di 260,con turni su tre quadranti lavorativi, benefici contrattuali a volte a rischio e un budget straordinario mensile oltre ogni misura tollerabile a volte pagato a rate se non liquidate a stento dopo mesi di attesa.
Quello che sconcerta, è che il fatto di oggi sarebbe accaduto mentre il capo del Dipartimento il Presidente Francesco BASENTINI si è recato a visitare la struttura penitenziaria,una visita che farebbe seguito a quella di Foggia di pochi giorni fa,insomma, Basentini cerca di mettere a fuoco quello che oramai sembra distrutto dalle fiamme dell’incuria dipartimentale e anche di quella Regionale.
Mancano oltre 1.000 poliziotti solo in Puglia oggi se ne contano solo 2.350,a dimostrarlo sono turni su tre quadranti di 8 ore invece che di 6 come da CCNL articolo 15, riposi che subiscono slittamento e ritardo nella concessione,benefici contrattuali somministrati a collirio,personale di polizia costretti a 6/7 turni notturni,ferie spostate e legge 104/92 a volte differite per esigenze di servizio.
Se a Foggia mancano 60 unità, mentre l’amministrazione ne conta solo 18 in meno su 270 presenti, a Taranto mancano 80, mentre per l’amministrazione sarebbero poco più di 20 unità,insomma siamo a dare numeri certi, quando dai numeri si gioca il fatto che le attuali dotazioni organiche non garantiscono la Sicurezza a chi la Sicurezza la produce. Ci attendiamo fatti e non solo a parole o promesse quali: ” non vi lasceremo soli”, quando poi soli siamo stati lasciati da tempo! Serve la politica della ricostruzione della Sicurezza e non le politiche fondate sull’incertezza,quando un solo Agente è costretto ad occuparsi di due, tre, quattro posti di servizio contemporaneamente con una vigilanza di 50/100 e anche 200 poliziotti nei turni notturni.
In Italia sono 11.000 poliziotti in meno, mancano dotazioni di vestiario e le caserme sono quasi tutte da ristrutturare, mentre le Mense di Servizio sono scadenti e con meno qualità nel servizio e dal 1° aprile p.v. rischiamo anche la chiusura delle stesse, per annunciato recesso da parte della Ditta appaltatrice del Contratto tra l’altro scaduto il 31/12/2018,cosa si è fatto,questo poco importa a chi invece ne è direttamente referente.
La visita potrebbe essere collegata ad una interrogazione parlamentare , sembra depositata nei giorni scorsi in Parlamento, come scrivono le deputate del M5S, il suicidio in cella di un detenuto nel carcere di Taranto che ha riportato all’attenzione dell’opinione pubblica le gravi problematiche che riguardano il sistema carcerario italiano, legate principalmente al cronico sovraffollamento e alla inadeguatezza di risorse umane ed economico- finanziarie. I Parlamentari denunciano che la problematica riscontrata riguarda principalmente il sovraffollamento delle celle, con 600 detenuti a fronte di una capienza di 305 posti e con uno spazio minimo per detenuto al di sotto dei 3 metri quadrati per cella collettiva.
Avvicendare i Vertici, responsabili del disastro sarebbe cosa buona oltre che giusta per la Federazione Sindacale CO.S.P.
Ufficio Stampa Nazionale Federazione Sindacale Co.S.P.
DOMENICO MASTRULLI
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