EPISODI PISA,FIRENZE e MILANO: CO.S.P.,non colpevolizziamo i poliziotti!
ll Presidente della Repubblica – si legge in una nota diffusa sabato 24 febbraio – ha fatto presente al ministro dell’Interno, trovandone condivisione, che l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento». (fonte sole 24 ore del 24 febbraio 2024). Quanto dichiara Domenico MASTRULLI Segretario generale Nazionale del Co.S.P. Coordinamento Sindacale Penitenziario. Sugli episodi è anche intervenuto Sua Eccellenza il prefetto oggi Capo della Polizia dottor Vittorio Pisani – intervistato al tg1 – ha detto che “purtroppo durante i servizi di ordine pubblico a Firenze e a Pisa i nostri operatori hanno posto in essere delle iniziative che dovranno essere analizzate singolarmente e verificate con severità e trasparenza. Quando le manifestazioni non sono preavvisate o non vengono condivise con la questura, possono verificarsi dei momenti di criticità, però questi momenti di criticità non possono essere una giustificazione“. Poi ha garantito che “le decisioni che vengono adottate in sede locale sui servizi di ordine pubblico non sono determinate da scelte politiche”. Fonte: (il Fatto Quotidiano” del 24 febbraio 2024). Farebbe eco questa volta – continua Mastrulli – alcuni signori della politica che non hanno perso occasione per puntare il dito contro le forze dell’ordine. Anche questa volta lor signori non hanno perso tempo per sostituirsi a chi è deputato eventualmente a fare chiarezza sull’accaduto, saggezza gradirebbe l’esame delle indagini interne che il Viminale ha disposto. Anche questa volta ,per l’ennesima volta come accade nelle Carceri nel Corso delle sommosse, rivolte o Evasioni cosi per i colleghi della strada, non si è perso tempo per sputare veleno addosso ai poliziotti. I poliziotti hanno fatto solo il proprio dovere, hanno solo eseguito gli ordini impartiti, e gli ordini si eseguono magari dopo si contestano altrimenti ci si aspettano procedimenti penali e disciplinari da un eventuale diniego o rifiuto d’intervento, ricordano a tutti che puntualmente i rappresentanti delle forze dell’ordine versano il proprio tributo di sangue per difendere la democrazia e tanti, troppi sono i lutti delle famiglie che hanno perso i propri cari durante lo svolgimento del proprio turno di servizio. La Federazione Sindacale Co.S.P. Polizia Penitenziaria – chiosa Mastrulli – da tempo hanno rivendicato la improcrastinabile necessità di approvare una legge in Parlamento che deve assolutamente rivisitare la normativa, assicurando la presenza di un magistrato in piazza ,nelle carceri e per tutte le situazioni a rischio, in modo da garantire la sicurezza ai manifestanti e agli appartenenti delle Forze dell’ordine. Chi ha precise colpe politiche su questa disattesa richiesta, faccia un passo avanti e un esame di coscienza senza adagiarsi sull’emotività della piazza e sui pericoli che la piazza in fermento e priva di autorizzazioni, come poi accaduto a Milano rotture di vetrine, vetri e danneggiamento ai commercianti e cittadini, sono rimasti impuniti ad oggi.
Condivido le riflessioni e l’amarezza dei miei colleghi Segretari generali e Nazionali del Sindacato di Polizia, condivido le preoccupazioni dei Sindacato dell’Arma dei Carabinieri e della Finanza,mi associo alla richiesta di maggiore tutela dell’Ordine Pubblico, sia dei cittadini ma anche dei tutori dell’Ordine e qui ricordo le parole di PASOLINI…… i poliziotti sono figli anch’essi di gente povera e lavoratori – aggiungo – come i manifestanti…