Carceri,carcerati e poliziotti, Mastrulli COSP risponde a BERLUSCONI
Comunicato stampa domenica 4 Settembre 2022
Mastrulli : 59 Suicidi in carcere. Se non è questa emergenza dimmelo tu cos’e’?
La politica abbandonano le Donne e gli Uomini del Corpo della Polizia Penitenziaria si parla di sicurezza ma non si parla della Penitenziaria e delle Carceri sovraffollate e (in)sicure.
Non contro gli Agenti di Custodia caro Presidente Berlusconi ma contro le aggressioni ai Poliziotti Penitenziari ( Riforma del Corpo n. 395/1990) nelle 209 Adulti e Minori Carceri Italiane salgono numericamente,giorno dopo giorno quasi a raggiungere le 6.000 aggressioni secondo un dato del Sindacato COSP,se ci si aggiunge l’episodio, quello avvenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, che certifica per l’ennesima volta la fallimentare gestione da parte dei governi precedenti e attuale del sistema carcerario italiano. 59 persone si sono tolte la vita in carcere dal 1 gennaio a oggi . Mastrulli – aggiunge – Se voi politici i primi non sapete neanche come ci chiamiamo(Polizia Penitenziaria o ex Agenti di Custodia),non saprete mai come soffriamo(suicidi,aggressioni,insicurezza e abbandono),quindi di cosa parliamo(?).
Delle 59 persone che si sono tolte la vita in carcere nei primi 8 mesi di quest’anno, 4 erano donne: un numero particolarmente alto se consideriamo che la percentuale della popolazione detenuta femminile rappresenta solo il 4,2% del totale. Ancora più impressionante se paragonato agli anni passati. Secondo i dati pubblicati dal Garante Nazionale, sia nel 2021 che nel 2020 soltanto una donna si era levata la vita in carcere. Nel 2019 non si era verificato invece nessun caso di suicidio femminile. Sul fronte anagrafico, l’età media delle persone che si sono tolte la vita è di 37 anni. La fascia più rappresentata è infatti quella tra i 30 e i 39 anni, con 21 casi di suicidi. Segue quella dei più giovani, con 16 casi di suicidi commessi da ragazzi con età comprese tra i 20 e i 29 anni. Vi sono poi 14 decessi di persone tra i 40 e i 49 anni e 8 decessi di persone dai 50 anni in su. I più giovani in assoluto erano due ragazzi di 21 anni, detenuti nelle Case Circondariali di Milano San Vittore e Ascoli Piceno. Il più anziano era un uomo di 70 anni detenuto nella Casa Circondariale Genova Marassi. Sono aumentati gli episodi di sommosse,tentativi di rivolte, incendio delle celle ultimo ieri pomeriggio al carcere Minorile di AIROLA in Campania dove la peggio è sempre riservata alle Donne e agli Uomini della Polizia penitenziaria a volte ricoverati per fumi nocivi o altro, gli episodi di Treviso e Catanzaro IPM sempre nel mondo minorile come ieri,insegnano. È inconcepibile e inaccettabile che in un Paese civile un detenuto, contro la propria volontà, debba essere sottoposto a vessazioni e violenza sessuale da parte di altri ristretti. E il ministro Cartabia che fa? Non solo, come è noto, non si preoccupa degli Agenti di Polizia Penitenziaria quotidianamente esposti al pericolo di aggressioni e insulti all’interno delle case circondariali; ma, a quanto pare, non si occupa nemmeno della condizione dei detenuti, molti dei quali costretti con la forza a soggiacere a rapporti sessuali contro la propria natura. Aberrante. Il tutto nel totale disinteresse del Dap e dei PRAP per il quale, evidentemente, la dignità e la sicurezza – sia dei detenuti che degli Agenti di Polizia Penitenziaria – non sono valori da tutelare adeguatamente,ma neanche degli Operatori delle Funzioni Centrali FGP.
“È urgente adottare un adeguato piano di potenziamento degli organici e, come deterrente, dotare gli agenti di taser e di ogni altro strumento all’avanguardia tecnologica per garantire sicurezza; oltre a cancellare la deleteria “vigilanza dinamica”, il cosiddetto regime delle celle aperte, voluta dal Pd e dall’ex ministro della Giustizia Andrea Orlando,confermato dall’ex Ministro : ad essa è certamente imputabile l’aumento degli eventi critici e degli attacchi agli agenti da parte dei detenuti. Fratelli d’Italia sarà sempre al fianco della Polizia Penitenziaria, continuando a sollecitare una maggiore attenzione verso le enormi problematiche con cui devono confrontarsi gli agenti, perennemente sottoposti a rischi gravissimi durante lo svolgimento dei propri compiti istituzionali”, chiosa il leader della FS-COSP Mastrulli.
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