CARCERI: LA FS- CO.S.P. A FOGGIA: ” NON SIAMO CARNE DA MACELLO”

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                                                                                                                         COMUNICATO STAMPA  lunedì 22 Febbraio 2021

                                                                       CARCERI: LA FEDERAZIONE SINDACALE CO.S.P. A FOGGIA: ” NON SIAMO CARNE DA MACELLO” serve un cambio di passo!

                                               (Reiterate offese e minacce di morte,affronto personale al limite del contatto fisico e tentativo di aggressione contro Polizia Penitenziaria)

 

FS-CO.S.P. Quattromilaquattrocento poliziotti penitenziari  feriti tra il 2018/2020 e i primi due mesi dell’anno in corso. “Non siamo carne da macello”. E’ la scritta che campeggia sullo striscione piazzato all’ingresso del Carcere di Foggia nella recente visita del Sindacato a Foggia Penitenziario nel corso di una assemblea sindacale organizzata dalla Federazione Sindacale Co.S.P. per i propri iscritti e associati che a Foggia rappresenta tra Comparto Sicurezza Polizia Penitenziaria e Funzioni centrali quasi 70/80 associati un numero di riguardo se pensiamo a  sindacati rappresentativi o affiliati ad essi che,  in quella sede,  contano come tre di picchè in un mazzo di carte da 40 immagini.

 

Il Sindacato Autonomo più volte è sceso in piazza per denunciare le pessime condizioni di vita degli Agenti nelle oltre 200 prigioni d’Italia e in Puglia particolarmente nel Foggiano, una protesta che coinvolge la grave carenza di personale stimato in 16.000 unità rispetto alle 46.000 delle dotazioni organiche oggi ci troviamo con solo 34.000 unità nei diversi ruoli e qualifiche,un  numero estremamente ridimensionato nel tempo a causa pensionamenti,riforme delle cc.mm.oo. , decessi da covid-19 6 unità, poliziotti suicidi 147 negli ultimi 20 anni 17 negli ultimi mesi 2 dall’inizio dell’anno uno di questi di recente accaduto a Turi.

 

Troppi poliziotti imboscati negli uffici e cariche speciali,troppo personale non utilizzato nei Reparti detentivi, non possiamo a causa della situazione di carenza di personale  disporre turni di VIGILANZA ARMATA CINTA MURARIA A POLIZIOTTI  CON 60 ANNI DI ETA’ PROSISMI ALLA PENSIONE come accade ancora a Turi,mentre ragazzini/e appena arruolate nei posti meno gravosi come portinerie,uffici e servizi esterni.

 

Troppi e tanti comportamenti antisindacali si registrano nelle Carceri e negli Uffici superiori da parte di chi ai sensi dell’articolo 97 della Costituzione ha invece  precisi direttive  da seguire,atteggiamenti antisindacali specialmente verso Forze Sindacali minoritarie numericamente,come dire sparare sulla croce rossa è un bersaglio facile per chi amministra e dirige.

 

A Foggia sabato scorso non si è avuto la peggio solo grazie al pronto immediato intervento del Dirigente di Polizia Penitenziaria del  Ruolo Commissario di turno e un cospicuo numero di Agenti chiamati dall’allarme Radio e intervenuti nel reparto dove certamente si sprecavano insulti,minacce e atteggiamenti di durezza  dei detenuti quasi a sfiorare la rissa con i poliziotti del reparto costretti a subire  il dileggio continuo e persistente di chi pensa di comandare nelle Carceri invece di essere comandati da norme e leggi dello Stato.

 

Ci viene da chieder cima la Direzione dov’è e quanti giorni alla settimana su sette è fisicamente presente in istituto in mezzo alle tantissime problematiche dei Poliziotti sottoposti a turni massacranti di 8 e 10 ore continuative,magari anche  con le velate  minacce di avvio di  procedimenti disciplinari(?)

 

 

 

FS-CO.S.P. E’ accaduto nella giornata di sabato 20 Febbraio 2021,notizia trapelata solo a tarda sera di ieri dai reparti detentivi del Carcere di FOGGIA dove alcuni detenuti di origine Pugliese e Calabrese,per quanto riferito, sembra fossero autorizzati a permanere fuori dalle celle in disattenzione alle norme e regolamenti penitenziari a discapito della Vigilanza di Polizia Penitenziaria, avrebbero  prima inondato la sezione di appartenenza di fumo nocivo da sigarette fumando liberamente e non ottemperando ai divieti, liberi senza alcuna protezione di  mascherine anti covid-19 e poi, richiamati all’ordine dall’Operatore di Polizia di servizio a rientrare e smettere di fumare in ambienti comuni e chiusi,avrebbero profuso frasi di minacce di morte verso l’Assistente Capo Coordinatore della Polizia Penitenziaria di servizio nel turno 8/16,00  del 20.02.2021  della prima destra del reparto nuovo complesso di Foggia nuovamente sovraffollato dopo le conosciute rivolte del marzo 2020. I detenuti rissosi avevano anche chiesto al poliziotto cosa ci facesse in quel Reparto e chi lo avrebbe messo di servizio,insomma siamo arrivati dove non si sperava mai arrivassimo dove i controllati vorrebbero  controllare i controllori.

 

A Foggia mancano circa 60 unità di polizia Penitenziaria considerato il consumo giornaliero e mensile del budget straordinario oltre i limiti,mancano 13 unità delle Funzioni centrali Area Amministrativa,Contabile e Pedagogica ma manca la figura stabile,continuativa di una direzione.

 

FS-COSP  ferma condanna del sindacato per quanto accaduto contro i Poliziotti di Foggia,  auspicando,  sia fatta piena luce su quanto accaduto e su quanto continua ad accadere nelle prigioni Pugliesi e Italiane,per questo rivolgiamo appello alla n uova MINISTRA DELLA GIUSTIZIA  PRES. MARTA  CARTABIA di accogliere le nostre reiterate richieste di ascolto e di incontro senza ingessarsi sulla conosciuta disfattista strada del Suo predecessore.

 

 

Ufficio stampa nazionale fs- Co.S.P. Sicurezza e Difesa

Domenico Mastrulli

3355435878                                

COMUNICTAO STAMPA – CARCERE DI FOGGIA – Minacce da parte di detenuti contro Poliziotti dis ervizio nei reparti. COSP preoccupazione per i poliziotti                                

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