AGGRESSIONE POLIZIOTTO PENITENZIARIO CR SULMONA DA ERGASTOLANO ORIGINI LECCESE.
CS: ENNESIMA AGGRESSIONE VS TUTORI DELL’ORDINE DELLA SICUREZZA PENITENZIARIA, PRESSO LA CR SULMONA. FS-COSP I POLIZIOTTI PENITENZIARI SIANO DOTATI, DA SUBITO, DELLA PISTOLA TASER COME IN ALTRI STATI EUROPEI.
FS-COSP : Inaccettabile sono gli episodi di violenza che si consumano oramai da tempo nelle 196 prigioni Italiane contro gli Agenti della Polizia Penitenziaria,un numero esorbitante di 2.800 feriti molti di questi con gravi lesioni anche permanenti sulla propria pelle e per mano di una criminalità sempre più irrispettosa e giudista (traditori delle leggi) rispetto ai regolamenti e alle richiamate Leggi Ordinamentali dello Stato Italiano.
COSP: A caricare la mano violenta è stato un detenuto ergastolano si origine pugliese (Lecce) il predetto è già recidivo alcuni mesi fa di simili comportamento nei confronti di altro Poliziotto Penitenziaria sempre nei Reparti detentivi del Penitenziario di Sulmona.
MASTRULLI- Insisto come fatto sul carcere di Livorno alcuni giorni fa l’applicazione rigida e ferma del Capo del Dipartimento Francesco Basentini attraverso la Lettera Circolare n. m_dg.GDAP.10/10/2018.0316870.U Ufficio del capo Dipartimento. Dispositivo dell’art. 2087 Codice Civile – Cost. 37,41) a cui è assoggettato il datore di Lavoro, che ne dispone l’ immediato trasferimento in altra sede penitenziaria della regione o in ambito Interregionale essendo appartenere come Distretto a Roma quindi Lazio,Abruzzo e Molise e da tenere in evidenza il fatto che per l’aggressione precedente non è stato applicato il regime di sorveglianza particolare.
Mastrulli : Serve dare coraggio e mano forte ai colleghi che si sentono oramai traditi dallo Stato e abbandonati dall’Amministrazione Centrale e Regionale sempre latitante..
Se gli stessi Provveditorati regionali non rispettono le norme a Loro imposte dal Vertice Centrale,figuriamoci nelle prigioni noi che siamo abbandonati alla mano galeotta sempre più violenta cosa dobbiamo ancora aspettarci,specialmente quando nello stesso ambiente ,dopo l’aggressione ci si ritrova un momento dopo e per giorni l’aggressore e l’aggredito(?).
Il carcere di Sulmona ad oggi ospita detenuti appartenenti alla criminalità organizzata di categoria AS1 ed AS3, al momento conta una forza di 400 detenuti e per la primavera prossima è prevista l’apertura del nuovo padiglione con capienza di altre 200 detenuti ancora non si conosce di quale regime e per quali ragioni si persiste nell’infoltire sempre di più carceri e spazi già sovraffollati e poco controllati a causa di una grave carenza nazionale di 12.000 unità e di 80 unità solo a Sulmona di appartenenti al Corpo del Ruolo non direttivo.
Mastrulli : In una delle ultimi aggressioni contro poliziotti a Sulmona fui testimone di tale atto trovandomi in quella sede per incontrare i Poliziotti in Assemblea con il Vice Segretario Regionale ANTONIO LATINI della Federazione Sindacale CO.S.P. Comparto Sicurezza e Difesa,in quella circostanza l’Agente subì l’olio bollente sul corpo e venne ricoverato,immediatamente resi visita ufficiale in ospedale e di li a poco l’Agente – grande risalto sulla cronaca nazionale e regionale – ebbe il conforto telefonico prima del Ministro Bonafede e poi,la visita delle’ex Miniostro dell’Interno Matteo Salvini,a quello di oggi manco una telefonata del portinaio del Provveditorato Regionale ha chiesto come stava l’agente che ha continuato a rendere il Suo servizio fino alla fine del turno di lavoro; esempio di attaccamento,zelo e grande professionalità di spirito di Corpo di un Agente che traballa ma non molla!
La Federazione Sindacale COSP ha già manifestato il profondo dissenso del Comparto Sicurezza e Funzioni centrali con una pubblica nazionale Manifestazione il 10 luglio scorso sotto il palazzo del Governo a Piazza Montecitorio con oltre seicento (600) manifestanti provenienti da tutta Italia e tutti senza permesso sindacale ma con le giornate libera dalla propria attività professionale,un segnale che il Governo e il Ministro della Giustizia dovevano e devono recepire come collaborazione Istituzione ma anche come invocazione ad un aiuto sincero,concreto e duraturo che il Corpo richiede.
FS-COSP Giunga la nostra piena e totale vicinanza e solidarietà al collega aggredito ed ai tanti colleghi che giornalmente subiscono aggressioni,dileggio,violenze verbali e fisiche,maltrattamento dai 61.000 galeotti ristretti nelle sovraffollate carceri italiane rispetto alla capienza tollerabile di 54.000 posti letto,in celle da sette e dieci persone quando il contenimento fisico dovrebbe essere ridotto del 50% come accade a Foggia con oltre 600 reclusi contro una capienza di 340 posti letto.
Ufficio Stampa nazionale FS-COSP
Mastrulli 3355435878