ESTATE ROVENTE PRIGIONI ITALIANE 64.000 DETENUTI, SOLO 34.000 POLIZIOTTI
CO.S.P. CARCERI, MASTRULLI, ANCHE AGENTI PENITENZIARIA SOLLECITANO DOTAZIONE PISTOLA “TASER” AL PARI DEI COLLEGHI DEI CORPI MILITARI E CIVILI DELLO STATO,SONO CIRCA 2.500 NEL 2019 LE AGGRESSIONI SUBITE.
SOLO NEGLI ULTIMI GIORNI TRA PUGLIA E BASILICATA,TRA OLTRAGGIO,MINACCE,TENTATIVI DI IMPICCAMENTO DA TARANTO A LECCE,DA BARI A MATERA I DETENUTI INSORGONO. L’ESTATE CALDA E’ APPENA INIZIATA!
Nonostante le numerose aggressioni perpetrate ai danni del personale appartenente alla polizia penitenziaria, accompagnate da tentativi di evasione che si verificano durante le attività di trasferimento dei detenuti, l’episodio di Campobasso, balzato di recente agli onori della cronaca, gli eventi di Livorno e Barcellona pozzo di gotto, andrebbe considerato in un quadro di estrema precarietà che caratterizza il lavoro del personale, condizione peraltro aggravata da inaccettabili turni di lavoro, tensioni e soprattutto stress seguito dalla mancanza di corresponsione FESI 2018, lavoro straordinario lavorate 40 ore ma pagate solo 20, ccnl scaduto da 160 giorni e non si parla ancora di rinnovo sono la miscela esplosiva di questa Estate rovente 2019.
Solo nelle ultime 48 ore vengono segnalati episodi di intolleranza a regolamenti e violazioni norme penali nel carcere di Lecce,Matera e Taranto,risse tra detenuti a Bari sedata dagli agenti della Polizia Penitenziaria,pochi per contenere un numero di reclusi così alto da vigilare. Ancora tentativi di impiccamento a Taranto e Lecce,mentre a Foggia la popolazione detenuta è salita a 630 prigionieri contro le 358 tollerabili,dove le promesse del capo Dipartimento nel corso della Sua recente visita in Puglia non ha ancora sortito l’effetto desiderato dell’ampliamento degli organici,anzi,per pensionamenti ma si riducono sempre di più nei servizi operativi .
Nelle aggressioni e le violenze,nelle risse, gli Agenti della Sicurezza e vigilanza avrebbe potuto essere evitato in presenza di maggiori forme di tutela e di difesa dei poliziotti penitenziari. La dotazione al Corpo della pistola “taser” sarebbe uno degli ulteriori ausili a supporto sebbene non l’unico e risolutivo. Al riguardo tutti sembrano d’accordo ma solo a parole. In presenza di una recrudescenza dei fenomeni aggressivi che si verificano nei penitenziari ai danni degli agenti, il Co.s.p. ritiene oltretutto suggerire un adeguamento dei percorsi didattici degli agenti in formazione attraverso l’introduzione di tecniche addestrative più consone, finalizzate al trattamento dei detenuti nei casi più estremi. La vicenda di Campobasso avrebbe meritato meno enfasi in presenza di maggiori sistemi di controllo, evitando oltremodo la spettacolarizzazione di tali episodi. La Federazione Sindacale del Coordinamento sindacale Penitenziario nel sollecitare l’incontro con i vertici ministeriali, e Politici del Dicastero Giustizia, prende atto che gli stessi continuino a sottrarsi al confronto nonostante il sindacato abbia innumerevoli volte rivolto richiesta di incontro. Non vorremmo mai pensare di non avere un Ministro della Giustizia,considerato il silenzio tombale nelle nostre richieste,o un capo Dipartimento dell’amministrazione Penitenziaria,perché se così fosse,meglio un cambiamento e subito prima che sia troppo tardi. Mercoledì 12 giugno 2019 alle ore 11,00 MASTRULLI sarà in visita ai poliziotti e personale civile funzioni centrali del Carcere e Uepe di FOGGIA con loro traccerà i primi risultati di un inizio rovente dell’estate 2019 senza uomini,senza risorse, senza parte degli accessori stipendiali che ritardano nella liquidazione FESI e straordinario e con un CCNL scaduto da 160 giorni(31.12.2018)
Ufficio Stampa Nazionale FS CO.S.P.
MASTRULLI 3355435878