BARCELLONA CARCERE CON TROPPO E TANTISSIME ORE LAVORO PER LA POLIZIA PENIT.
CARCERE DI BARCELLONA, UN POLIZIOTTO CONTROLLA E VIGILA OLTRE SETTANTA DETENUTI COLLOCATI IN PIU’ PIANI DELLO STESSO REPARTO,OLTRE A CANCELLI DI SBARRAMENTO E CONTROLLO VARI. IL CO.S.P. CON NOTA 4558/S.G./C/ FS del 25.04.2019 CHIEDE L’INTERVENTO DEL VICE CAPO DIPARTIMENTO LINA DI DOMENICO E DEL SOTTOSEGRETARIO MORRONE.
Nel carcere di Barcellona Pozzo di Gotto in una struttura dove manca il personale di polizia penitenziaria e dove nei reparti affollati un solo agente è preposto alla vigilanza di più piani detentivi contemporaneamente e di oltre 70 detenuti per volta, inoltre cancelli di sbarramento,controlli a chi entra ed esce dai reparti,docce detenuti,passeggi ,lavoranti,tutto questo accade nel c.d. reparto “a regme aperto” de II Reparto detentivo ma accade anche al III Reparto detentivo dove la situazione certamente non è migliore dei colleghi del 2 reparto. Le ore di servizio che dovrebbero essere su quattro quadranti e di sei ore,a volte raddoppiano per esigenze e mancanza di eprsonale chiamato anche di sera e di notte a casa per coprire postazioni vuote . la Federazione Sindacale CO.S.P. contesta anche le modlaità di movimentazione concorsuale interna dai reparti negli uffici dove il personale aumenta mentre nei reparti diminuisce a dismisura, contesta anche l’uso del lavoro straordinario che dovrebbe essere utilizzato eccezionalmente e solo nelle elevate criticità nella getsione della sicurezza e non programmato sui servizi in violazione alle lettere circolari vigenti. La casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto in provincia di Messina, è un carcere che ospita 200 detenuti e un reparto, il numero 8, sovraffollato e occupato da circa 70 detenuti, molti dei quali dovrebbero essere collocati in strutture sanitarie esterne al fine di poter garantire un maggior sicurezza e soprattutto le cure necessarie. Pari criticità si rilevano come appena detto nella II e III Reparto dove gli agenti si contano sulle dita di una mano. Ciò che il carcere giudiziario di Barcellona oggi allo stato attuale non è nelle condizioni di poter offrire. Sull’episodio si registra il duro commento del delegato nazionale del Co.s.p. Sicilia Italiano Lettiero il quale nel commentare l’accaduto ha chiesto maggiori garanzie per il personale di polizia e una revisione delle regole detentive vigenti nell’istituto penitenziario. Il segretario generale nazionale del sindacato autonomo Domenico Mastrulli ha chiesto l’intervento diretto nel carcere di Barcellona del Vice Capo Dipartimento dottoressa Lina Di Domenico e del sottosegretario Jacopo Morrone al fine di incontrare la delegazione sindacale Co.s.p. in relazione anche al lungo elenco di questi mesi di episodi di violenza che si verificano nel reparto n. 8 del penitenziario siciliano.
Ufficio Stampa Nazionale Co.s.p.
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