SULL’ASSASSINIO MARESCIALLO,FERIMENTO CC, COSP MASTRULLI – GENERALE PAPPALARDO
COMUNICATO STAMPA
MASTRULLI (CO.S.P.) SU OMICIDIO MARESCIALLO DEI CARABINERI E FERIMENTO DI ALTRO CARABINIERE A CAGNANO VARANO IN PROVINCIA DI FOGGIA.
“ ADESSO IL VERO COLPEVOLE MERITA CARCERE DURO E CERTEZZA DELLA PENA”
Oggi hanno ammazzato Vincenzo, un fratello, un figlio, un maresciallo maggiore dei Carabinieri. Quando ho appreso la terribile notizia – commenta MASTRULLI – ero a B ari presso Hotel Sala Excelsior Congressi con il Generale dottor Antonio PAPPALARDO in Assemblea Generale dei Cittadini Civili e Militari con tutti i delegati del COCER Difesa, una grande giornata d libertà e di democrazia per i Militari.
Presenti in Assemblea Generale Sindacale dei cittadini e Uomini delle Forze dell’Ordine,quasi un centinaio di partecipanti . Ero proprio lì, con quei ragazzi , uomini e donne che ogni giorno rischiano la vita, in strada, per garantire la nostra sicurezza. Il maresciallo maggiore Vincenzo Carlo Di Gennaro, 46 anni, è morto qualche ora fa in servizio nella piazza di Cagnano Varano (FG) nel paese dove lavorava presso la locale Stazione dei Carabinieri come Vicecomandante. L’assassino ha estratto una pistola in occasione di un controllo e ha sparato ferendo anche un altro Carabiniere, al quale vanno i nostri auguri di pronta guarigione. Ci accerteremo noi due personalmente Domenico Mastrulli e Antonio Pappalardo già Generale di brigata dell’Arma dei Carabinieri che l’assassino sconti il massimo della pena prevista! E come abbiamo segnalato all’inizio proprio in compagnia di diversi Carabinieri,Polizia di Stato, Poliziotti Penitenziari e cittadini comuni ma delle Istituzioni civili e democratiche ho appreso con profondo dolore la notizia della morte di Vincenzo, servitore dello Stato, Carabinieri che, come tutti gli appartenenti alle Forze armate, oltre a giurare fedeltà alla Repubblica e ad osservare Costituzione e Leggi dello Stato, ha messo la sua stessa vita a disposizione di tutti. IN quella sede a Bari oggi abbiamo discusso delle condizioni di lavoro, delle loro paghe basse stipendiali, del riordino delle carriere e del sistema pensionistico ma abbiamo affrontato (Mastrulli e Pappalardo) il fenomeno crescente dei suicidi tra le forze dell’ordine e l’alto numero dei suicidi ari,abbiamo fatto un minuto di silenzio commemorando il nostro amico e commilitone ammazzato per servire il Paese.
Costui – continuano Mastrulli e Pappalardo – potrà riflettere sul dolore che ha causato con le sue efferate azioni criminali e trovare degno ricovero in un carcere dove festeggerà i suoi futuri compleanni fino all’ultimo. Questo il commento del segretario nazionale della Federazione Sindacale del Coordinamento Sindacale Penitenziario Domenico Mastrulli e del Generale Antonio PAPPALARDO alla notizia dell’arresto avvenuto poco dopo l’assassinio . “Finalmente – aggiunge in una nota il leader del sindacato autonomo – si potrà concretizzare quell’atto di giustizia dovuto alle vittime del suo crimine e alle loro famiglie costrette a un ‘fine pena mai’ e a tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine che non di rado sacrificano la loro vita per adempiere al difficile compito di contrasto alla violenza e verso ogni forma di prevaricazione”. – aggiunge Mastrulli – auspichiamo per l’assassino l’apertura delle patrie galere con il giusto regime di detenzione, un regime rigido come altrettanto rigida è stata la barbara uccisione del maresciallo. Il segretario del sindacato di polizia penitenziaria nel rivolgere il plauso ai colleghi delle forze dell’ordine per l’immediato arresto e per il duro lavoro quotidiano che svolgono. “Prima o poi – conclude il segretario del Co.S.P. – giunge il momento di pagare il conto e di non potersi sottrarre ai debiti con la giustizia ”.
Ufficio Stampa Nazionale FS Co.S.P.
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COSP NOTA MASTRULLI sull’assassinio del maresciallo e del ferimento del collega carabiniere